Il libro veneziano di XVI s.doc

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Il libro veneziano di XVI s

Il libro veneziano di XVI s

 

La Visione di Venezia

xero n.1

A Venezia c’e’:

-indipendenza dal Papa e dall’ Imperatore

-vivace vita economica e intelettuale

-lo sviluppo del commercio

-la ricchezza (i poveri compraano le parti delle ancore per partecipare nella ricchezza della Serenissima)

-la vita sociale basata sul denuncio (il denunciante e ‘ rispettato dalle autorita’)

Il matrimonio lega lo status materiale delle famiglie=> la dote-l'insieme dei beni che la famiglia di una sposa conferisce allo sposo con il matrimonio.

Venezia e’ il piu’ attivo centro editoriale italiano (smercia la sua produzione in Italia e all’estero, importa libri stranieri e li fa circolare=>il ruolo dei commercianti).

La Serenissima è il centro più importante d’Europa per il libro a stampa

*le piu’ numerose sono le opere minori

*i libri sono trasportati nelle bozze

*i libri stampati in corsiva sono per le persone dotte

*il prezzo del libro e’ alto (il costo della carta+i costi della produzione)

*per ridurre il prezzo del libro: si diminuisce il formato (piu’ piccolo costava di meno), si stampa utilizzando i vecchi materiali ( p.es.i vestiti), si stampa in edizione tascabile (influenza della copertina per il prezzo del libro)

*per rafforzare i lati dei libri si usa i vecchi manoscritti

*per economizzare lo spazio si uza abbreviazioni

*lo sviluppo della xilografia - tecnica di incisione a rilievo realizzata su un supporto di legno.

*il lettore e’ sopratutto il ceto medio.

*le case editrici sono le imprese familiari

*di solito l’azienda stampa tre titoli all’anno

*diversi tipi di libri (letteretura sacra e letteratura profana)

*il libro e’ oggetto di riconoscimento, non e’ piu’ dedicato solo per aambiente cliericale=>laicizzazione del ambiente letterario

Nell’epoca di manoscritto era una cosa molto rara di posssedere un libro

*ricuperazione dei manoscritti antichi – le copertine possono essere fatte con manoscritti ricuperati

*Volgarizzamento traduzione in lingua volgare di un’opera latina

 

La diffusione del libro:

Da oggetto raro e prezioso il libro diviene strumento di lavoro, in uffici, tribunali, cancellerie: nuove finalità pratiche per cui la scrittura gotica, monumentale e puntuta, cui era stata affidata la produzione manoscritta nei centri monastici, diviene inadeguata (prima due posti da cui potevano venire i libri erano: il monasterio e la cancelleria principesca. Si afferma una scrittura nuova, indicata come littera antiqua.

Il formato: l’ottavo, per opuscoli, libretti devozionali, canzonieri e classici; la sua fortuna è legata alle prime collane di Manuzio e Giolito.

Marca tipografica: il segno che veniva apposto sul libro da stampatori, editori e librai per proteggerne l'autenticità. Marca tipografica permetteva a riconoscere subito lo stampatore=>segno sistintivo

-croci

-rappresentazioni alegoriche [una gattta con topolino (famiglia Sesca), porta (G.Porta)

Con il passar del tempo le marche diventano piu’ complicati e elaborati. Con la marcha tipografica e’ legato il motto che era scritto sopratutto in latino (10% in italiano)

Il colophon (o colofone) è una breve descrizione testuale, posta all'inizio o, più spesso, alla fine di un libro, riportante le note di produzione rilevanti per l'edizione (i diritti dell'opera, le sue varie edizioni, eccetera).

Modus modernus – [l’organizzazione della pagina con i commenti (attorno al testo) piu’ piccoli in paragone di testo della opera. Uso di modus modernus significa che il testo e’ importante] jest to układ stronicy drukowanej, stosowany często w średniowieczu przy drukowaniu komentarzy do dzieł (m. in. do Biblii. Tekst wymagający objaśnień umieszczano w małych fragmentach po środku strony i otaczano go komentarzem. Przy czym fragment komentowany był drukowany większymi, a komentarz mniejszymi czcionkami. Taki układ wymagał od drukarza dużej umiejętności w rozplanowaniu materiału

Incunabolo libro stampato a caratteri mobili prima del 1501, quando la tecnica della tipografia era appena nata. È questo il significato metaforico che la parola latina incunabula ('fasce'), derivata a sua volta da cuna ('culla'), assunse a partire dal XVIII secolo nella terminologia tipografica.

 

Aldo Manuzio introdusse il formato 'in ottavo', i primi 'tascabili' e l'uso del carattere corsivo, detto aldino o italico. Fra le principali edizioni aldine (circa 130, dal 1502 contraddistinte dalla marca tipografica di un delfino guizzante intorno a un'ancora con il motto latino 'festina lente' =>per evitare gli errori) in greco, latino e volgare, si ricordano quelle di Aristotele, Virgilio, Dante, Petrarca e l'Hypnerotomachia Poliphili (1499) [La battaglia d’amore di Polifilo in sogno, 1499) di Francesco Colonna], considerato il più bell'incunabolo del Rinascimento


Il marchio con ancora e delfino
Manuzio è considerato anche l'inventore del carattere corsivo (corsivo italico o aldino), che aveva pensato come riproduzione della calligrafia cancelleresca rinascimentale e usato per la prima volta nel 1502 nella sua edizione di Dante (il corsivo si chiama italique in francese e italics in inglese proprio a causa della sua origine nella tipografia veneziana di Manuzio). Manuzio pobblica senza commenti.

 

Le aldine sono volumi tipografici quattrocenteschi e cinquecenteschi creati a Venezia dall'artigiano Aldo Manuzio, da cui prendono il nome. Sono caratterizzati da importanti novità tipografiche che diffusero in tutta Europa un nuovo tipo di libro a stampa. Tra queste l'introduzione del carattere italico e il formato ottavo, diverso da quelli più utilizzati per i manoscritti e dagli incunaboli dell'epoca per maneggevolezza e portabilità. Oggi le aldine sono considerate i precursori dei libri tascabili e sono tra i libri di maggior valore nella storia della stampa.

Con il termine petrarchino si intende la prima edizione in formato tascabile delle Rime di Francesco Petrarca, curata e pubblicata nel 1501 da Pietro Bembo presso la stamperia di Aldo Manuzio a Venezia. L’utilizzo del carattere corsivo, nitido e chiaro, e del 'formato ottavo' che rendeva il libro estremamente maneggevole e pratico contribuì notevolmente alla fortuna di Petrarca nel XVI secolo. Un'idea delle dimensioni reali del precursore dei moderni libri tascabili si può avere nel dipinto di Andrea del Sarto conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze ed intitolato appunto "Ritratto di ignota col 'petrarchino'":

 

Particolarmente importante era il segno di famiglia Giolitofenice che fuoriesce da un'urna alata (rielaborazione dello stemma paterno, in cui la fenice spiccava tra lingue di fuoco) con il motto "Dela mia morte eterna vita vivo".

Gabriele Giolito fu il primo tipografo a dar vita a collane tipografiche. La sua politica editoriale fu fortemente orientata alla diffusione delle opere in lingua volgare.

Stamperia Giovanni &fratelli => hipogrifo con il motto: “Poco val la virtu senza fortuna

 

Famiglia Sessa – famiglia di stampatori. Capostipite fu Giovan Battista, detto il Vecchio, forse originario di Sessa. Curiosa la sua marca tipografica: un gatto con un topo in bocca, usata anche dagli eredi.

xero n.2

xero n.3

xero n.4

 

xero n.5 :Un ideale all’epoca della stampa

Le donne aprezzavano le virtu’ dei cavalieri (sono protagonisti delle opere di Dante e Petrarca). L’epoca della stampa montra che anche gli uomini che creano i libri meritano il nostro riconoscimento perche’ sono piu vicini di Dante e Petrarca che il cavaliere. Le professioni come l’editore oppure il libraio cominciano ad essere nobili (degne di stima,rispetto e fiducia). Gli editori sono un po’ orgoliosi del fatto che grazio a loro i libri riescono ad arrivare a vasto gruppo di lettori ma si rendono conto che senza lettore la produzione dei libri non ha senso.

I scrittori vogliono sottolineare la sua posizione nella societa’

Chi voleva diventare lo scriba doveva imparare tutto l’artigano invece doveva possedere la capacita’ di leggere e scrivere. Gli stampatori non erano cortigiani (lavoravano per il conto proprio) ma erano legati con la corte

 

xero n.6 a:

Il libro illustrato

*Venezia e’ un campione per quanto riguarda i libri illustrati.

*le illustrazioni sono fatte secondo il gusto dei mercanti

*lo svolgimento del canto presentato in una illustrazione (ogni illustrazione aveva la legenda)

*L'incisione è una tecnica artistica. Può essere in cavo, in rilievo oppure in piano.

*presenza delle carte geografiche

*1532 –nela Stamperia di Giolito pubblicato “Orlando Furioso” illustrato

*V.Valgrisi

*G.A.Vavassore

xero n.6 b:

Le attualita’ politiche

*la scrittura e’ vicina al mondo reale

*i temi dell’amore e della guerra sono molto popolari

*letteratura pubblica/famigliale (uno legge e gli altri ascoltano) =>Cantare componimento narrativo, quasi sempre in ottava rima, di origine popolare, recitato nelle piazze cittadine

xero n.7:Andare a scuola

Grazie alle scuole si allargava un cerchia dei lettori.

Le scuole di rinascimento:

1.scuole di corte

2.le scuole cattedrali

-l’istruzione e’ solo in latino. L’eta’ dei studenti e’ divers.a

(tutti mescolati in una sala=>insegnamento colettivo)

-non si insegna di saper scrivere (questa capacita’ e’ per proffesionisti e bisogna pagare di piu’ per impararla). Non esiste la sctittura standarizzata – c’e’ ductus - latino, letteralmente "tracciato". Nella scrittura, indica il movimento esercitato nel tracciare le lettere e che determina la direzione del tratto. Il disegno del ductus dipende dallo strumento usato e dalla materia del supporto scrittorio. Esistono diversi tipi di ductus, i studenti scelgono quasi sempre il gotico (sono abituati a questo tipo e’ molto diffuso)

Nel Medioevo:Trivium=gramatica+retorica+dialettica

                     Quadrivium=aritmetica+geometria++musica+astronomia

Poi le materie si mescolano. Durante le lezioni si legge le legende cavalleresche ecc.(non esiste il programma dell’insegnamento. L’obbligo di frequentare la scuola non riguarda tutti (le ragazze studiano di solito fino all’eta’ di 10 anni. Molto spesso mancano i soldi per mantenere due scuole (una per i ragazzi e una per le ragazze). Non sapendo scrivere, le ragazze non mandano le lettere d’amoreJ. Per imparare a leggere le ragazze ricamano l’alfabeto.

*gli abitanti frequentano la scuola per essere utile per la societa’ (studiano per avere la professione)

*il latino e’ molto importante ad ogni livelle dell’insegnamento (senza conoscere il latino non c’e’ possibilita’ di imparare l’italiano)

Dopo il Concilio di Trento si comincia ad insegnare e ragazze seriamente=>il ruolo dei Collegi dei Gesuiti

*i manuali sono destinati per tutti che sanno gia’ leggere

*la grammatica e’ studiata dalla opere p.es. di Petrarca.

*esistono i trattati dedicati alla caligrafia

*ci sono anche i libri che imparano come memorizzare le cose (arte di memoria)=> mnemotecnica, meria artificiale. Per processo di memorizzazione sono utili sia le immagini (magia, arti oscure) che il testo

*alberi del sapere- tutta las cienza di una categoria raccolta in un albero

 

 

 

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