- - Regno delle Due Sicilie
PROMOTORI: i carbonari (tra i quali Spiccano i tenenti Morelli e Silvati) e il generale murattiano Guglielmo Pepe.
PROGRAMMA: vogliono una costituzione; in Sicilia il moto assume carattere separatista.
RISULTATI:
- il re Ferdinando I è costretto, nel luglio del 1820 a concedere una Costituzione analoga a quella spagnola del 1812:
- si forma un governo liberale con prevalenza di moderati burattini;
- viene eletto il Parlamento, anch’esso a prevalenza murattiana;
- sorgono gravi contrasti tra murattiani e democratici;
- il governo è costretto alla repressione armata del moto separatista siciliano.
REAZIONE:
- al Congresso di Lubiana (1821) viene invitato anche Ferdinando I,
- l‘Austria interviene nel marzo 1821 e abbatte il regime Costituzionale.
B) I MOTI DEL 1831
PROMOTORI: carbonari, liberali, più numerosi che nel 1820-21, moderati. PROGRAMMI: a differenza dei moti del ‘20-‘21, che chiedevano per lo più garanzie costituzionali, ora gli obiettivi sono più radicali:
- deposizione dei sovrani assoluti,
- formazione di uno Stato unItario in Italia.
- insurrezione a Modena e, quindi, a Parma, Bologna, Romagna e in altre zone dello Stato Pontificio;
- proclamazione delle Province Unite Italiane;
- intervento militare e repressione dell’Austria;
- neanche in questo caso la Francia si oppone all’intervento austriaco, contrariamente a quanto lasciava supporre il principio del non intervento, proclamato da Luigi Filippo.
C) tentativi insurrezionali organizzati da Mazzini: in Piemonte e Liguria (‘33), in Savoia (’34);
- d’ispirazione mazziniana: nel Lombardo-Veneto (‘35), a Bologna (‘43), e Cosenza, ad opera dei fratelli Bandiera (’44), a Rimini (’45).
Il fallimento dei moti mazziniani favorisce l’affermarsi delle proposte liberal-moderate.
D) MOTI DEL 1848-49
-- La Sicilia
– molto trascurata economicamente dal re. Si vogliono separare dallo stato napoletano. Preparata da mazziniano,un esule piemontese La Masa che era di origine siciliana. Lo scopo – staccarsi dal regno, la costituzione.
– 11.01.1848 – scoppia la rivoluzione a Palermo
– si forma un governo provvisorio il re reagisce il 29.01.1848 emana il decreto che istituisce un nuovo regime costituzionale. Il re decide di attingere alla costituzione francese
– I siciliani volevano la costituzione che gli inglesi gli diedero nel 1812(garantiva l’autonomia alla Sicilia).
– Dalla II metà del 1848 cambia la politica del re. I Siciliani già presentivano questa sconfitta. Il re manda i suoi soldati contro i Siciliani per riavere pieni poteri sull’isola. Ludwik Mierosławski – comandante supremo delle forze siciliane. Combattimenti molto duri. Era un’impresa fallita,forze impari. Il re procedette verso i bombardamenti. Nei primi mesi di 1849 il re riaveva il potere su tutta l’isola
-- Lombardia
- 18.03.1848 – 5 giornate di Milano. I milanesi dall’inizio del 1848 si organizzano per la rivoluzione contro l’Austria. Per non pagare le tasse sul tabacco smettono di fumare.Lo sciopero del sigaro – periodo natalizio 47, gennaio 48. Gli italiani boicottano anche La Scala(spettacoli tedeschi e austriaci). Poi c’è la dimissione di Metternich e scoppia la rivolta. I milanesi fanno 1700 barricate, ci furono centinaia di morti ogni giorno. Dura 5 giornate e gli austriaci abbandonano la città. Ma la Lombardia non è ancora libera. A Milano si forma il governo provvisorio con a capo il conte Gabrio Casati – patriota, era il capo di municipio milanese. Come controcorrente ha Carlo Cattaneo. Casati – manderà una dopo l’altra le lettere a Torino chiedendo il soccorso,mentre Cattaneo odiava con tutto il cuore Carlo Alberto.
-- Piemonte
Marzo 1848 Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria; ciascuna delle regioni manda le sue truppe; all’inizio viancono qualche battaglia importante ma poi perdono – mentre Carlo Alberto si occupa dei plebisciti sulla fusione al Piemonte, Radecki si prepara e lo sconfigge in maggio a Vicenza; una sconfitta tremenda, tutti si incolpano a vicenda. Vogliono riprendere la guerra ma manca il capo del comando; ricorrono a uno straniero – W.Chrzanowski il quale però non conosce né lingua né terreno; una sconfitta ancora peggiore a Novarra: 24 III 1849. Carlo Alberto abdica a favore di Vittorio Emanuele II che porterà all’unificazione d’Italia.
4: Regno d’Italia – data di proclamazione
17 III 1861
Italianistyka